V Municipio, su viale Togliatti spunta Esselunga (altro cemento al posto del verde)

Viale Palmiro Togliatti, V Municipio 5, nuovo supermercato Esselunga in zona Tor Sapienza-Collatino, in un'area che non era ancora cementificata. Ne avevamo davvero bisogno? Considerando che ormai supermercati e centri commerciali spuntano come funghi.

V Municipio 5, viale Togliatti, dove sorgerà il nuovo supermercato Esselunga


Erano giorni che vedevo formarsi con velocità piloni, poi strutture. Lì dove c'è il Consiglio Municipale del V Municipio, lì dove ci sono le prostitute, neanche stessimo parlando di Suburra. Lì dove c'è una scuola, l'Itis Giorgi, separato dal contesto cittadino. Dove c'è il Teatro Tendastrisce. I centri commerciali sono in crisi, a pochissime centinaia di metri di distanza c'è già un Auchan (su via Collatina) direzione ovest, eppure spunta un altro supermercato, quasi di fronte al Centro Carni, di cui la giunta municipale si vanta di aver bloccato la vendita. Sempre a pochissime centinaia di metri, direzione Sud stavolta, tra via Prenestina, via Giovanni Battista Valente e via Prampolini un altro supermecato Eurospin nato da pochissimi anni.

Vicino piazza Roberto Malatesta, sempre V Municipio 5, vorrebbero farci un supermercato Lidl, i cui lavori sono già cominciati con tanto di proteste, perché incalzerebbe in un'area che dovrebbe essere tutelata, protetta dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Nonostante l'ex VI municipio di Roma (ora V) abbia una delle più alte concentrazioni di cemento d'Italia.

Non so cosa ci vorrà per fermarli, per far capire a certi imprenditori, a certi politici, ai cittadini che a ogni acquazzone sarà sempre più difficile controllare l'acqua, perché nemmeno l'acqua sa più dove andare. Infatti l'incrocio tra viale Togliatti e via Prenestina si allaga ad ogni pioggia battente, non basta disotturare i tombini perché l'acqua si accumla e non viene assorbita dal terreno, o viene assorbita male provocando poi i crolli che aree come Torpignattara conoscono bene.

Lente e progressive distopie che avanzano.

Per saperne di più potete leggere il pezzo su Abitare a Roma