Karawan Fest 2016, il "cinema di quartiere" a Tor Pignattara/Villa De Sanctis

Cinema etnico a Villa De Sanctis - Tor pignattara al V Municipio 5 di Roma con Karawan Fest, giunto nel 2016 alla sua quinta edizione.

"Ecco, finalmente ci siamo. Oggi comincia il #KarawanFest. Ci vediamo alle 19.00 per all'opening della mostra "Il sole non cade mai, ma è l'uomo che si allontana", il percorso fotografico curato da Mohamed Keita e realizzato in collaborazione con #CivicoZero. E poi alle 19.30 #KarawanBistrot, alle 20.30 il film d'apertura, #UnlikelyHeroes di Peter Luisi. E, per finire, alle 22.30 #Solino di Fatih Akin, il primo film della sezione "Making Heimat. Goethe Institut-Rom meets Tor Pignattara". Non prendete impegni, vi aspettiamo alla Casa della Cultura di Villa De Sanctis in Via Casilina 665.
Il programma completo lo trovate qui: http://bit.ly/2f9c6mR " Scrivono dall'organizzazione del festival.

Locandina del Karawan Fest 2016 nel V Municipio


"Siamo convinti che il sorriso sia il terreno naturale d'incontro fra le diverse culture del mondo, il luogo ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani" è quanto vogliono comunicare.

KarawanFest è il primo e finora unico evento cinematografico in Italia che tratta i temi dell'integrazione e incontro/scontro tra culture con ironia e un pizzico di leggerezza.


Karawan Fest al V Municipio (Villa De sanctis Tor Pignattara): quando e dove


Dal 24 al 27 novembre tanti film alla Casa della Cultura di Villa De Sanctis, vicino Torpignattara. Sarà l’edizione più femminile di sempre, dedicata interamente a storie di donne: rapper afgane, aviatrici ghanesi, vignettiste tunisine, pittrici cinesi, donne che ad ogni latitudine del mondo hanno deciso di essere protagoniste delle loro vite, e che in qualche modo hanno compiuto piccole o grandi rivoluzioni.


Come nasce Karawan Fest


"Ci siamo inventati Karawan nel 2012 come espressione del vissuto di uno dei quartieri più melting pot d’Europa: Tor Pignattara, a Roma".

Karawan è innanzitutto una festa: una rassegna di commedie e documentari da tutto il mondo, il cui primo obiettivo è quello di sovvertire stereotipi e luoghi comuni che creano barriere tra le persone e abbattere la diffidenza verso l’altro con il sorriso

Obiettivo è anche la riappropriazione di spazi pubblici: "in  un quartiere in cui non ci sono cinema, biblioteche, teatri, abbiamo deciso di trasformare l’intero quartiere in una location per le proiezioni e coinvolgere i cittadini e le comunità del territorio per recuperare la dimensione popolare, di festa, propria dell’evento cinema di un tempo". Karawan Fest è sostenuto anche dall'attore Alessandro Borghi:

Karawan Fest: il crowdfunding


L'obiettivo di raccogliete 1500 euro è stato raggiunto ma il crowdfunding va avanti. "Abbiamo raggiunto l’obiettivo del nostro #crowdfunding! Ce l’abbiamo fatta. Ce l’avete fatta. 66 produttori hanno reso possibile il nostro piccolo grande sogno.
Da oggi possiamo coprire tutti i costi vivi del festival e fornire un giusto compenso ai professionisti che sta lavorando con noi.
Abbiamo deciso, però, di non chiudere la pagina della raccolta fondi, che terremo aperta fino all'inizio del festival per consentirvi di continuare a contribuire. A cosa serviranno i fondi aggiuntivi?
Beh, tantissime cose! Ci consentiranno di allestire la mostra Takoua Ben Mohamed, di organizzare eventi extra (come lo vedete un’ultimo spettacolo after midnight?), di invitare altri ospiti ai nostri incontri e di migliorare l’offerta del nostro bistrot". Questo è quanto scritto su Facebook dagli organizzatori.



Ma perché finanziare il Karawan Festival? 


Lo scrivono direttamente sulla pagina del crowdfunding:
Karawan è un progetto autofinanziato. Dietro la proiezione di ogni singolo film ci sono diversi costi tecnici, e diverse persone che lavorano, dai sottotitoli alle spese per ottenere la liberatoria per la proiezione, alla SIAE.
In questi mesi abbiamo raccolto parte dei fondi ma abbiamo bisogno del vostro aiuto per coprire tutti i costi.

Con i fondi raccolti, quindi, intendiamo prima di tutto:

  •     completare il pagamento delle quote di noleggio ai distributori dei film (screening fees)
  •     garantire adeguato compenso al tecnico proiezionista
  •     pagare i sottotitoli in Italiano di tutti i film per renderli più fruibili
  •     noleggiare l’attrezzatura tecnica per le proiezioni (ricordatevi che a Tor PIgnattara non c’è una sala cinematografica, dobbiamo allestirla noi!)
    
Quest'anno vorrebbero ampliare l'offerta culturale con eventi speciali, ospitare artisti, autori, addetti ai lavori per un percorso di scambio e condivisione con il pubblico. I fondi eccedenti l'obiettivo saranno destinati proprio all'organizzazione di questi eventi extra, in particolare per le spese di stampa e allestimento di una mostra delle opere di Takoua Ben Mohamed, giovanissima disegnatrice di origini tunisine che da anni vive in Italia e combatte la diffidenza con l’ironia.

La storia di Karawan Festival in numeri


64 film  |  142 ore totali di proiezione  |  12 concerti  |  984 metri di cavi elettrici srotolati  |  12 incontri enogastronomici interculturali  |  78 kg di popcorn mangiati durante le proiezioni  |  10 proiezioni sotto le stelle  |  1 schermo che cammina | oltre 4.000 spettatori

KarawanFest è stato selezionato per la sezione cinema tra i 100 progetti del volumeLazioCreativo 2016, una mappatura dei progetti più creativi della Regione Lazio.


Notizie V Municipio, il giornale-blog che fa anche informazione culturale sui quartieri Tor Pignattara e Villa de Sanctis