Due giovani filmaker presentano un film autoprodotto a Natale con alcune scene girate a Tor Pignattara. Si tratta de "Lo spreco della vita", che vuole trattare con delicatezza alcuni temi sociali di cui spesso sentiamo parlare nelle periferie come quella del V Municipio. Alcune delle riprese sono avvenute nei pressi dell'ospedale Vannini figlie di San Camillo.
Un omaggio a uno dei capolavori di Oscar Wilde, come recita la frase: "Lo spreco della vita si trova nell'amore che si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che evitandoici un dispiacere ci ha fatto mancare la fecilità".
Venticinque minuti di film di una storia scritta dall'attore e regista lucano di Pisticci Massimo Previtero con la regia di Emanuele Di Leo.
Sensibili alle tematiche sociali Previtero e Di Leo hanno cercato di trattare alcuni argomenti come quello della "disabilità" (e le difficoltà che comporta affrontare le barriere architettoniche), lo sfruttamento della prostituzione e quello dei "giovani di oggi" che a volte vivono abusando di cose effimere come il possesso di smartphone, macchine nuove e andare in discoteca, senza dimenticare il dramma delle "stragi del sabato sera".
Massimo Previtero veste nella pellicola i panni di Nicolas, il classico figlio di papà a cui viene concesso tutto. Alcune scene hanno l'obiettivodi far riflettere su come la vita a volte divenga un potere sfrenato che si trasforma in assurdo spreco. Per la fine di maggio sarà pronto il film, mentre il trailer sarà presentato nel corso della conferenza stampa di Natale: le scene sono state girate nel mare del terzo cabine in Basilicata per poi ultimare il tutto a Roma nel quartiere Parioli, a colle Oppio e nei pressi dell'ospedale Vannini a Torpignattara.