Serata di pizzica al CIP Alessandrino




La Puglia, a suon di pizzica pizzica con Gianni Amati e i suonatori di Ostuni, sarà protagonista sabato 21 gennaio al CIP – Centro di Iniziativa Popolare Alessandrino, in via delle Ciliegie 42. Riprende così, la 10° edizione del Festival di Musica Popolare, con una giornata dedicata ad uno dei balli più antichi e tradizionali del nostro Paese: la pizzica, i suoi ritmi e le sue sonorità, tra bassa Murgia e alto Salento.

Previsti stage, concerto serale e dibattito incentrato sull’Ilva di Taranto, che vede ospiti attivisti di Officine Tarantine. Questa, infatti, sarà una serata dedicata non solo alla musica e al ballo ma anche occasione di riflessione e di impegno su un tema importante l’Ilva, attraverso l’ascolto delle testimonianze dei movimenti e dei cittadini che lottano in difesa del patrimonio ambientale e culturale contro le speculazioni.
La giornata “Vacanze Romane 10 – in viaggio tra lotte e tradizioni” ha un ricco e interessante programma: un seminario di tamburo e castagnole dalle 14,30 alle 16,30; seminari di danza dalle 17,00 alle 19,00; cena a base di prodotti stagionali, che prevede menù vegetariano e onnivoro (per celiaci e vegani su richiesta) alle ore 20,30; dibattito su l’Ilva e i temi ambientali alle 21,00; concerto e festa, si balla la pizzica, dalle 22,30.
Nello specifico, il laboratorio pizzica pizzica, attraverso la musica dal vivo, intende far conoscere gli aspetti salienti della tradizione culturale di un ballo fatto di passi, figure e gestualità ma anche di ricerca della sua essenza originaria e profonda, musicalità e coreutica locale (altre forme di ballo, canto, la scherma, il tarantismo) con un accento sulle vere dinamiche di riappropriazione, evoluzione e reinvenzione. E’ importante ricordare che “in alcune contrade dell’entroterra pugliese dove la Murgia incontra il Salento sopravvivono, durante occasioni rituali e festive intime, forme di pizzica pizzica, non interessate dal fenomeno di folk revival che negli ultimi anni ha investito e talvolta stravolto la musica e la danza tradizionale in Puglia.”
Il laboratorio sul tamburo a cornice, invece, intende far conoscere uno degli strumenti più emblematici e rappresentativi di questa tradizione, dalle forti connotazioni simboliche. E’ ancora utilizzato in alcune famiglie, roccaforti di resistenza culturale, in situazioni rituali, festive e intime legate alla quotidianità, dove continua ad assolvere alla sua funzione primaria: far ballare. Il laboratorio è a cura di Giovanni Amati suonatore, cantatore e ballatore di stile tradizionale, conosciuto in Italia e all’estero, formatosi proprio attraverso la frequentazione degli ultimi maestri suonatori, cantatori e ballatori tradizionali. Con il suo lavoro si è dedicato ad un’intensa attività di recupero, valorizzazione e diffusione delle pratiche musicali e coreutiche legate allo storico patrimonio sonoro pugliese. Parte di questo ricco lavoro è consultabile presso l’Archivio sonoro di Puglia, fondo Amati-Bagorda.
Per informazioni o iscrizione ai corsi si può inviare una mail a: info@cipalessandrino.org, o telefonare al 3938619200.
Lea Capriotti