Dopo l'intervista al giovane esperto del trenino Roma-Centocelle ex Giardinetti, Carlo Andrea Tortorelli, abbiamo deciso di contattare un altra persona che di ambito ferroviario se n'è occupato per anni a livello professionale per farci raccontare la situazione relativa al futuro della ferrovia urbana.
Silvio Bruno, oltre a essere presidente del comitato di quartiere Centocelle storica (hanno anche un blog su Notizie V Municipio dove potrete leggere l'intervento completo nei prossimi giorni), è stato anche progettista di infrastrutture per le Ferrovie dello Stato fino al 2000.
È tra coloro che ha fatto delle proposte sulla ferrovia ex concessa che passa sulla via Casilina con un'utenza potenziale di un milione di persone, come ci riferisce lui stesso. "Il trenino dovrebbe arrivare almeno fino a Termini e alla Biblioteca nazionale da un lato e alla stazione della metro C di Centocelle, prolungando di 500 metri". A piazzale Aldo Moro c'è il Cnr e non c'è un mezzo come un tram che può essere utile, ci confida Bruno: deve essere un'infrastruttura che collega altre infrastrutture con costi non probitivi.
Lo considera una cattiveria per i cittadini lasciarli all'attuale capolinea davanti al parco di Centocelle, "anche se da un punto di vista ferroviario lo capisco, è un minor costo per l'azienda ma non è un servizio per i cittadini".
Hanno speso soldi per cose come la copertura a Laziali o per dei tornelli che non considera funzionali, anche perché alla fine chi non vuole pagare il biglietto scavalca o scende/sale alla fermata di Santa Bibiana. "Si tratta di una spesa irrisoria: due scambi e binari di attraversamento, un minimo di lavori".
La proprietà della ferrovia, come vorrebbe la giunta capitolina, basta per risolvere la situazione in poco tempo? "Se fossi un amministratore a me interesserebbe la proprietà del sedime ferroviario o mi interesserebbe la realizzazione di una infrastruttura? la Regione ha più soldi perché si occupa di urbanistica: si può chiedere alla Regione di realizzare un progetto e finanziarlo. L'importante è realizzare le infrastrutture necessarie, poi non importa la proprietà o la gestione, se c'è collaborazione negli intenti nel portare trasporto pubblico nelle zone frequentate".