Abbiamo rischiato di non poter più usare i treni con il biglietto Atac


Una vecchia mappa ancora utile delle ferrovie regionali del Lazio che partono da Roma

Trasporto pubblico romano e regionale: fortunatamente è stata trovata l'intesa tra Roma Capitale, Atac e Astral per poter continuare a utilizzare il biglietto del trasporto pubblico capitolino anche per le tratte all'interno dei confini comunali di treni, pulmann e altri mezzi pubblici che portano fuori città. L'assessore alla Città in movimento, Linda Meleo, ne ha dato notizia su Facebook: "Questa mattina Roma Capitale ha sottoscritto un verbale d’intesa insieme a Regione Lazio, Trenitalia, Astral, Roma Servizi per la Mobilità e Atac. Siamo soddisfatti che tutti gli attori istituzionali abbiano compreso l’importanza di arrivare ad un accordo condiviso per mantenere in piedi l’integrazione tariffaria".




Quanto segue è quanto avevo cominciato a scrivere appena saputo del rischio che venisse annullato l'accordo, spiegando perché sarebbe una sciagura per il trasporto pubblico di Roma, già in grossa sofferenza.

Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità di Roma Capitale, in merito alla possibilità poi tramontata che Trenitalia potrebbe rompere l'accordo con Atac per il biglietto integrato Metrebus (che permette di usare un solo biglietto per muoversi anche con i treni regionali all'interno del territorio comunale romano), avrebbe affermato che la società di trasporto pubblico sta rientrando dei debiti e quindi in grado anche di accogliere la richiesta dei dovuti pagamenti che Atac deve a Trenitalia. Pare  che avrebbe affermato anche che una eventuale fine di questo accordo farebbe risparmiare i romani perché il biglietto costerebbe meno (fonte Roma Today).

Roma ha un bisogno maledetto di aumentare la capacità del trasporto pubblico ma ci ritroviamo con metropolitane guaste, bus in fiamme, linee soppresse (di forma o di fatto, i pendolari sanno) o corse ridotte. Una speranza era il progetto di chiudere l'anello ferroviario e investire sui treni regionali per il trasporto metropolitano, grazie anche agli investimenti che Trenitalia sta facendo in merito.

Una più proficua collaborazione permetterebbe di puntare sulla stazione Pigneto (collegata con la fermata della metro C) che dovrebbe, secondo quanto programmato, essere pronta entro il 2017.

Chi scrive ha testato l'utilizzo della linea Fl1, che ferma anche a Nuovo Salario, Nomentana, Tiburtina, Ostiense e Trastevere, salendo a Tuscolana per scendere a Villa Bonelli, anziché usare bus o tram. Con circa 20 minuti sono arrivato a destinazione (attesa esclusa). Questa linea sarebbe tra quelle che passerebbero a Pigneto, il che permetterebbe di arrivare in alcune zone della città prima decisamente più scomode da raggiungere.

Va detto che i lavori porterebbero le fermate anche per le linee Fl3, Fl4 e Fl6. Il treno regionale Fl3 permette di raggiungere più facilmente Balduina, Monte Mario, La Storta solo per fare qualche nome; la Fl4 permette di raggiungere Termini da un lato e Capannelle dall'altro; la Fl6 sempre Roma Termini da un lato e Tor Vergata lato Frascati.

Per tanti pendolari saraebbe una sciagura perdere l'abbonamento integrato e dover pagare (quindi anche fare) un biglietto o un abbonamento aggiuntivo, oppure se possibile utilizzare autobus.

Ora non resta che incrociare le dita e sperare che ognuno faccia la sua parte e si investa ancora di più sui treni regionali e sulla chiusura dell'anello ferroviario.