Metro C: tra guasti, attese assurde (30min) e tentativi di ripristino

Guasto Metro C, un problema che si ripete costantemente da qualche mese a questa parte. Il 19 luglio dopo le 18 e 30 alcuni utenti tra cui chi scrive hanno dovuto attendere 30 minuti per poter prendere la metropolitana.

Test Metro C dopo una nevicata romana. Foto: Metro C Spa


Guasti Metro C: i fatti dell'attesa di 30 minuti


I display della fermata Lodi della Metro C non segnavano treni in arrivo: visto che di disservizi se ne contano tanti era legittimo pensare a un malfunzionamento del display in assenza di informazioni chiare. Le fermate della Metro C non hanno né internet né la linea telefonica, quindi per controllare lo stato del trasporto pubblico o fare una chiamat bisogna risalire in superficie.

Dopo 7-8 minuti arriva una voce di servizio che avvisa testualmente che "a causa di un guasto il servizio è temporaneamente rallentato". La frase, ripetuta più di una volta e poi modificata, lascia basiti. Il servizio è già rallentato, visto che la frequenza Alessandrino-Lodi dovrebbe essere 6 minuti, invece nelle ultime settimane bene che va è stata portata a 12 per tutti. Poco dopo appare finalmente sul display l'arrivo di un treno, una modica attesa di 22 minuti, da sommare ai minuti già attesi in precedenza. Alcuni sono risaliti per trovare alternative.

Con l'arrivo della metro i soliti incivili che non fanno scendere chi arriva a destinazione ha provocato la reazione di un signore con la bicicletta. I vagoni, più pieni del solito, avevano l'aria condizionata spenta. Nemmeno questo tipo di problemi risparmiano sulla Metro C, quando arriva l'aria fortissima e quando non c'è proprio e si fa la sauna.

In questi ultimi giorni comunque sembra ci sia un tentativo di riproporre frequenze più decenti, con alcune corse con la frequenza a 6 minuti e con i treni, in caso di attesa superiore ai 10 minuti, con una velocità media aumentata per far attendere meno gli utenti.

Siamo nell'anno del Giubileo e questa situazione, visto i tagli dei bus, non ci voleva proprio.


Vi abbiamo già raccontato di Metro C: